L’ingegneria naturalistica riguarda le tecniche utilizzate durante gli interventi di consolidamento per ridurre il rischio di erosione del terreno. In questi casi, vengono utilizzate piante vive o parti di esse (talee, radici, semi), da sole o insieme a materiali artificiali non biodegradabili (geogriglie, reti zincate, geotessili o georeti), materiali naturali inerti (pietrame, legno o terreno) o materiali artificiali biodegradabili (geojuta o biostuoie).